Serie B: Jacopo Mercante analizza il momento della Coelsanus
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Protagonista di questa settimana è Jacopo Mercante, una delle facce nuove di questa stagione. Per l’ala classe ’90 ci sono 10,3 punti di media in 31′ di utilizzo medio, il 57% da 2 e il 36% da 3 oltre a 6,5 rimbalzi: cifre di tutto rispetto per un giocatore reduce da un serio infortunio. Dura parlare dopo una sconfitta casalinga dopo avete sempre rincorso San Miniato praticamente per 39′, poi il sorpasso nel finale e quell’ultima azione finita proprio nelle tue mani.
“Parlare dopo una sconfitta del genere risulta quasi difficile. Come sempre, come nel 90% delle nostre partite partiamo con la testa ancora nello spogliatoio. Andiamo sotto nel punteggio, ci rimettiamo in carreggiata verso la fine del terzo quarto. Insomma, se troviamo un quintetto con dei giocatori che ci mettono gli attributi puoi recuperarla come è successo oggi. Il problema è che finchè abbiamo giocato di squadra è andata bene, poi nelle ultime azioni abbiamo cominciato a giocare ognuno per i fatti suoi e il risultato si è visto. Sull’ultimo tiro posso dire che se entrava eravamo stati bravi noi, se usciva come è stato…può uscire: così è il basket. Dobbiamo imparare a vincere e questo lo si fa incominciando dall’allenamento dove, invece, commettiamo sempre gli stessi errori. Per vincere bisogna iniziare a farlo dall’allenamento, altrimenti è giusto che otteniamo questi risultati”.
Analisi estremamente severa, ma giusta da parte tua. Cerchiamo di guardare il lato positivo: in difesa avete tenuto San Miniato a soli 55 punti segnati in 40′. Segnale che qualcosa di buono, almeno nella metà campo difensiva, c’è.
“Assolutamente. In difesa giochiamo bene. Di certo c’è che in casa non puoi vincere segnando solo 54 punti. Non segniamo ed è un problema che si vede sin dall’inizio del campionato eccettuato qualche raro exploit sopra i 70 o 80 punti. Alla fine il punteggio delle nostre gare è sempre così basso. Se partissimo dalla difesa a costruire qualcosa di positivo sarebbe qualcosa di buono e giusto. Adesso, se pensare ai playoff serviva un miracolo, ora ne servono due di miracoli. Essendo realisti, è forme meglio che guardiamo a una salvezza diretta per evitare i playout”.
Guardando a te, hai iniziato la stagione ai box per via dell’infortunio al ginocchio subito sul finire della scorsa stagione. Dopo un mese dal tuo ritorno in campo, da fuori si vede un giocatore già molto pronto e avanti in termini di condizione e impatto sulla gara. Tu come ti senti?
“Sinceramente mi aspettavo peggio. Mi aspettavo di rientrare come fanno tutti dopo la rottura di un crociato, ovvero mi attendevo di giocare 10′/15′. Invece, coach Vescovi mi sta dando tanta fiducia sebbene la mia condizione non sia, ovviamente, al 100%. In settimana lavoriamo tutte le mattine in palestra sulle gambe, sono un pò indietro di condizione e mi reputo di essere al 70% delle mie potenzialità. Pian pianino arriviamo a fine campionato, penso verso marzo al 100% di quanto posso dare. Anche i miei compagni mi danno molta fiducia e cercherò di mettere del mio per raggiungere una salvezza tranquilla”.
Obiettivo salvezza che passa da un’altra tappa fondamentale per i gialloblu come la trasferta di Cecina: si gioca domenica alle ore 18 sul campo dei toscani. La squadra di coach ha 16 punti in classifica e attualmente occupa il primo posto delle salve senza dover fare i gironi infernali dei playout. Si parte dal +7 dell’andata, ma pensare alla differenza canestri è quanto di più sbagliato si possa fare per una squadra reduce da una sola vittoria nelle ultime cinque uscite e due sconfitte consecutive in casa.
(da varesesport.com - Matteo Gallo)
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