Un successo l'edizione 2019 di "Bambini A Canestro"
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I sorrisi raggianti sfoggiati sul podio dai bambini del Minibasket Cantù, vincitori dell’edizione 2019 del torneo internazionale minibasket Bambini A Canestro, sono la sintesi perfetta dei 4 giorni di sport organizzati, in modo davvero impeccabile, dallo staff di istruttori della Robur et Fides. Dal fittissimo programma di gare, disputate tra i centri sportivi Campus e Robur e la palestra di Casciago, gentilmente messa a disposizione dagli amici di Varese Young Eagles, sono, infatti, emersi i valori fondamentali per cui questo evento sta diventando sempre più importante, con le presenze di FC Barcelona Escola, Pao BC Academy ed Alba Berlin ad elevarne ulteriormente il carattere internazionale. Alla grinta e determinazione che i tantissimi atleti coinvolti hanno mostrato sul campo in ognuna delle 104 gare disputate dal 31 ottobre al 3 novembre scorsi si aggiunge un costante rispetto di regole, arbitri ed avversari, aspetto che merita, soprattutto in questo periodo, di essere sottolineato ed omaggiato con il premio Piero Mangiarini, consegnato alla Pallacanestro Biella come squadra simbolo dell’incarnazione dello spirito del fairplay. Non da meno nemmeno gli istruttori che, in capo ad Andrea Frison del NUS Aosta, vincitore del premio in memoria di Aldo Monti, hanno mantenuto un comportamento consono e puro, come vogliono i valori fondamentali del minibasket. A sorprendere è, però, la gioia non solo dei vincitori ma di tutti i partecipanti che, a dispetto della posizione finale in classifica, hanno lasciato trasparire sul palco tutta l’emozione nel ricevere il proprio trofeo davanti ad una tribuna gremita in ogni ordine di posto, sportivissima anche nel dedicare una calorosa standing ovation ai piccoli giocatori dell’Alba Berlin, usciti sconfitti dalla finalissima delle ore 16. Gli occhi di ognuno dei 500 cestisti protagonisti raccontavano, infatti, una storia intensa, fatta di ospitalità, nuove amicizie, gioie, dolori e tanta crescita, sia sul parquet che, soprattutto, fuori dal rettangolo di gioco. Ciliegina sulla torta è stata l’esibizione di baskin, ovvero basket e integrazione, che, prima della palla a due conclusiva, ha emozionato sia il pubblico che gli istruttori che hanno avuto il piacere di poter condividere il campo con Marco Palladino ed i suoi ragazzi del Millepiedi, capaci, con un pallone ed un canestro, di cancellare qualsiasi diversità. Questa quinta edizione, molto più social delle precedenti come imposto dall’evoluzione tecnologica del nuovo millennio, è stata, perciò, un vero successo ma questo sarà solo un ennesimo punto di partenza per creare qualcosa di ancora più unico già per il 2020.
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