Serie B: La Robur et Fides vince a fil di sirena lo scontro diretto contro Alto Sebino
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Coelsanus Robur et Fides Varese – Vivigas Alto Sebino 81-80 (10-20, 36-40, 60-60)
Varese: Moalli 5 (1/2, 1/1), Bolzonella 20 (5/10, 2/5), Remonti 2 (1/1, 0/1), Santambrogio 2 (1/6, 0/4), Rovera 9 (2/3, 1/3), Castelletta (0/2), Maruca 7 (3/4), Matteucci 18 (4/6, 2/5), Pagani (0/2, 0/1), Sabbadini 18 (3/5, 3/6). All. Passera.
Vivigas: Cernivani ne, Cattaneo ne, Squeo 5 (2/5, 0/1), Pilotti 25 (4/5, 4/7), Belloni 7 (1/3 da 3), Caverzasio 5 (2/6), Stanzani 6 (3/6), Coltro (0/1 da 3), Rugolo 8 (1/3, 1/2), Zampolli 24 (5/10, 2/6). All. Crotti.
Se c’è un modo per descrivere la gara che attende la Robur al Campus non può che essere uno solo: tassativo vincere. Non c’è altro scopo per i gialloblu se non quello di mettere 4 punti di distanza tra sé e l’avversaria di serata, la Vivigas Alto Sebino; un match importante in ottica salvezza e solo la vittoria farebbe fare ai ragazzi di coach Passera un passo avanti enorme verso l’obiettivo d’inizio stagione, anche perchè ribaltare il -17 dell’andata sembra un compito assai proibitivo. L’importanza della posta in palio in casa Robur è palpabile fin dai primi minuti di gioco, con la tensione che impaurisce i gialloblu portandoli a sbagliare tiri comodi e perdere contatto già dopo tre minuti (2-8). Alto Sebino offre un basket semplice, ma efficace, ruotando molto attorno al totem Squeo e alzando la difesa a tutto campo costringendo i padroni di casa a tiri affrettati e ben poco costruiti; la buona costanza dall’arco premia i bianconeri che chiudono il primo quarto lasciando alla Coelsanus la miseria di 10 soli punti realizzati (10-20). Una tripla di Pilotti in apertura di secondo quarto ha il merito di svegliare i ragazzi di Passera dal torpore di inizio gara; trainati dai canestri di Bolzonella e dall’esperienza di Matteucci, cancellano il massimo vantaggio ospite arrivando fino al -6 del 16′ (23-29). La manovra giusta per tornare in carreggiata sarebbe trovare un modo per limitare Zampolli, autentico trascinatore dei bergamaschi con punti e assist di puro talento; pur non trovandolo, i gialloblu tornano a contatto sfoderando la grinta che in questa stagione ha spesso soppesato il livello tecnico. Un dardo di Rugolo sul finire del tempo lascia comunque un margine di 4 punti tra le due compagini: 36-40 all’intervallo. 8 punti di Sabbadini nei primi 5′ della terza frazione suonano la carica per Varese che solo l’indemoniato Zampolli riesce ad arginare (49-49). La Vivigas corre ai ripari schierando una zona 3-2 che frena lo slancio dei padroni di casa e i preziosi canestri di Pilotti e Rugolo le permettono, seppur di poco, di tenere la testa avanti. E’ tutto il collettivo gialloblu ad aver ritrovato lo spirito giusto per affrontare questa importantissima sfida, come dimostrano i 50 punti a cavallo tra 2′ e 3′ quarto dopo l’impasse patita nel primo, a fronte dell’impressionante costanza realizzativa di Alto Sebino, 20 punti a quarto. Il 60 pari al 30′ è la palla a due che dà inizio ai 10 minuti più importanti della sfida: Maruca e Matteucci provano ad allungare, ma Zampolli è come un bulldog al quale levare l’osso dalla bocca è impresa ardua (66-66 al 33′). Il gioco d’attacco bergamasco è ormai tutto nelle sue mani dalle quali escono punti e assist che permetto agli ospiti di mantenere minime distanze di sicurezza in un finale di contesa molto equilibrato (70-75 al 37′). Il finale è vietato ai deboli di cuore: un canestro di Rugolo con svista arbitrale sembra sancire la fine dei giochi a 20” dal termine (76-80), ma un’ingenuità di Belloni (fallo a gioco fermo) regala due liberi realizzati da Bolzonella e conseguente palla in mano che Sabbadini tramuta nella bomba che decide la gara e fa esplodere di gioia l’intero Campus, 81-80 il punteggio finale. Una partita che ha descritto perfettamente le innumerevoli emozioni che si provano nella sfida salvezza: paura, orgoglio e grinta. La Robur è stata bravissima a raddrizzare una gara nata storta e che a 20” dal termine sembrava destinata a restare tale; due punti fondamentali in vista della proibitiva trasferta di Orzinuovi, preludio alle delicatissime ultime due sfide contro Mortara e Scandicci.
PAGELLE:
Moalli: 6 Altra gara solida per il play gialloblu che tiene bene il campo e mette a segno la prima tripla del match. Ordinato come sempre.
Bolzonella: 7,5 Ti pare una gara sotto tono per il “Bolzo”, poi guardi il tabellino e vedi 20 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e altrettanti recuperi, ma sopratutto la giocata della partita. Sotto di 4 a 17″ dalla fine trova il fallo ingenuo di Belloni a cronometro fermo: 2 liberi, rimessa e vittoria. Cosa volete di più da lui?
Rovera: 6 Limitato dall’influenza che lo ha attanagliato nei giorni scorsi e dai falli resta poco in campo, ma con questo Maruca non è mancata la sua velocità. Serve anche l’assist vittoria a Sabbadini…
Castelletta: 5,5 Soli 9′ in campo per lui con coach Passera che ha preferito altri assetti oltre che cavalcare la coppia Matteucci Sabbadini.
Sabbadini: 8 Uomo partita se ce n’è uno. Sempre presente quando si tratta di colpire e far male alla difesa ospite, mette sempre triple preziose per il momento in cui arrivano. Poi, con freddezza glaciale infila la bomba partita e corre come un matto verso la panchina. Se la merita tutta quella corsa. Eroe.
Remonti: 5,5 Gara che scivola via inosservata non incidendo nei 10′ in campo.
Santambrogio: 5,5 Serata assolutamente no al tiro dove scheggia ripetutamente il ferro, ma serve 5 assist e recupera un pallone d’oro dalle mani di Zampolli nel finale.
Maruca: 7 Rappresenta in pieno le famose tre C di Manuel Raga: corazon per come lotta, cabezas per come ragiona e si prende responsabilità e…beh, l’ultima sapete già a cosa si riferisce. Un compleanno coi fiocchi!
Matteucci: 7 Torna a pungere come raramente gli era successo quest’anno. Soffre qualcosa in difesa, ma era importante per “Uccio” trovare una prestazione con la P maiuscola.
Pagani: 5,5 Non ripete le scorse buone prove, ma fa da sparring partner in questa partita.
Passera: 6,5 Riesce a vincere una gara fondamentale per la stagione blindando anche il quintetto alla fine e trovando ottime risposte dai giovani. Duetta a più riprese, spesso giustamente, coi due in grigio. Come sempre il titolo di Ammiraglio non glielo leva nessuno.
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