Serie B: La Robur et Fides tracolla sotto i colpi di Udine
Coelsanus Robur et Fides Varese – Apu Gsa Udine 30-78 (13-20, 21-38, 28-65)
Coelsanus: Moalli (0/4), Castelletta 4 (2/6, 0/5), Moretti (0/1 da 3), Santambrogio (0/1, 0/1), Matteucci 12 (3/5, 1/6), Lenotti 4 (2/3), Cattalani (0/1, 0/1), Rovera 5 (2/6, 0/3), Sabbadini 2 (0/4, 0/3), Maruca 3 (1/3, 0/1). All. Passera.
Udine: Castelli 8 (2/5, 1/1), Marchetti 13 (6/6, 0/4), Truccolo 4 (1/4, 0/2), Nobile 9 (1/5, 2/2), Norbedo (0/1), Pinton 13 (4/6 da 3), Ferrari 15 (5/7), Maran 2 (1/1), Vanuzzo 5 (1/3, 1/3), Poltroneri 9 (3/4, 1/3). All. Lardo.
Si chiude oggi il ciclo di avversarie terribili per la Robur con l’arrivo al Campus della Apu Udine. Partita che si preavvisa un inferno per gli uomini di coach Passera perchè affrontare la corazzata guidata da Lino Lardo è già difficile di per sé, figuriamoci farlo senza l’uomo migliore, quel Bolzonella reduce da un infortunio muscolare nel derby con Milano. Proprio l’assenza del portatore di palla marca in negativo l’avvio di gara dei gialloblu, con il play ex Cremona Marchetti che apre le danze rubando due palloni in 30”. L’ingresso di Moalli in cabina di regia sistema un po’ le cose, ma come c’era da aspettarsi le soluzioni offensive varesine passano tutte dalle mani di Matteucci. La squadra friulana è un meccanismo che gira alla perfezione, trovando ad ogni possesso un realizzatore diverso tra i tanti a disposizione, e dopo 4′ è già in doppia cifra di vantaggio (4-14). Superata la paura iniziale, la Robur comincia pian piano ad ingranare con la sua migliore arma a disposizione, la difesa. La zona 3-2 crea problemi ad Udine, Lenotti controlla sotto le plance e Varese recupera terreno fino al 13-19 al 10′. L’Apu fatica ad impostare il gioco e a trovare la via del canestro e se lo fa é grazie alle individualità di cui il suo roster è farcito: per contro, la Robur ha serie difficoltà offensive, dato che l’uomo chiamato ad aiutare Matteucci, ossia Santambrogio, dichiara k.o. dopo pochi minuti a causa di un problema fisico. Se il capitano non segna si spegne la luce e i 5 punti di squadra in 8′ di secondo quarto lo confermano. Pinton e Poltroneri colpiscono dall’arco mandando le compagini all’intervallo sul +17 ospite, 21-38. E’ il preludio alla fuga che si concretizza nei primi 5′ del terzo quarto, quando l’incapacità a trovare il canestro finisce con l’avvilire la truppa di Passera; Udine non perde tempo per approfittarne e in men che non si dica vola a +30 (24-54 al 27′) e se non fosse per la ventina di tifosi ospiti sul Campus regnerebbe un silenzio raggelante. Pinton dirige un’orchestra che suona alla perfezione e non ha pietà alcuna della manifesta inferiorità avversaria, chiudendo il terzo quarto sul 28-65. Il quarto è pura formalità per l’Apu, che concede a Maruca l’onore di segnare l’unico canestro varesino negli ultimi 10′. L’unica cosa di rilievo è l’esordio di Cattalani e Moretti. 30-78 il punteggio finale. Non sono certo queste le partite che la Robur deve vincere, ma per mettersi alla prova contro corazzate simili c’è bisogno dell’apporto a ranghi completi, farlo senza Bolzonella, Santambrogio e Innocenti rende l’impossibile un vero miracolo. Data la differenza tecnica abissale, non possiamo gettare la croce addosso ai ragazzi di Passera, ma consigliamo loro di imparare dagli ospiti che anche sul +40 giocavano come se si fosse ad inizio gara.
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